STUDI recenti hanno dimostrato che l’uso prolungato di dispositivi hi-tech influenza la secrezione endogena di melatonina, l’ormone che regola il sonno, e che troppe ore davanti al pc favoriscono l’insonnia. Ma la realtà non ha mai una faccia sola e paradossalmente sembra che sia proprio internet la panacea per chi non riesce a dormire. Una ricerca canadese pubblicata sulla rivista Sleep ha illustrato gli esiti positivi di una web-therapy mirata a curare l’insonnia: l’81% di chi l’ha sperimentata ha risolto il problema in meno di cinque settimane, contro il 50% di chi ha continuato a seguire la tradizionale trafila, tra farmaci e sedute dallo psicologo.
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