Psicoterapia, tra salute mentale e fisica

da | 9 Lug, 2021 | Psicologia del Benessere, Psicologia News

La psicoterapia è ancora avvolta da nebbie di pregiudizi di diversa natura. C’è chi crede che si tratti di una “semplice chiacchierata” mirata a scaricarsi dei contenuti gravosi della propria vita (e dunque equiparabile a quella fatta con un prete o con un amico), c’è chi crede che la “guarigione” dalle proprie sofferenze avvenga in virtù di qualche incantesimo che noi terapeuti eserciteremmo sui pazienti inconsapevoli (legandoli a noi in una dipendenza senza controllo), c’è chi crede che esista una modalità unica uguale per tutti per dare risposta alla domanda iniziale portata dal paziente. Insomma, la Psicoterapia viene vista in tante maniere diverse rispetto a ciò che è, un percorso (la cui durata non può essere definibile a priori) in cui terapeuta e paziente sono alleati e dove al paziente è richiesto un impegno per l’acquisizione di nuove consapevolezze e nuovi significati che gli permettano di far propri nuovi punti di vista rispetto al suo consueto modo di pensare, sentire e agire, verso la direzione del cambiamento desiderato. Oggi, sappiamo anche che la psiche è in grado di influenzare la biologia del corpo, con importanti effetti sulla salute. Lavorare su pensieri ed emozioni, dunque, significa gettare le basi per uno stato di salute mentale e fisica.

EFFICACIA DELLA PSICOTERAPIA

Oggi sappiamo che ogni modello di Psicoterapia ha potenzialmente la sua efficacia, che l’esito di un percorso di analisi non dipende soltanto dalla dimensione “tecnica” ma da un insieme di fattori tra cui le caratteristiche del paziente, in particolare la gravità e cronicità del disturbo che porta, la sua motivazione all’impegno in un lavoro su se stesso, il tipo di supporto sociale di cui dispone, ma anche le caratteristiche del terapeuta come la sua capacità di accoglienza, la disponibilità, la comprensione di quello che la persona porta e la capacità di offrire nuovi punti di vista alla sua lettura della realtà.

Fondamentale è la relazione che si stabilisce tra paziente e terapeuta poiché fiducia reciproca e intimità circolano costantemente nella stanza della Psicoterapia generando nel paziente emozioni positive che andranno gradualmente a sostituire la sfiducia e la rassegnazione emerse nel corso di precedenti esperienze di vita. La relazione, dunque, è il contesto in cui la persona sperimenta la possibilità di un personale cambiamento, di una ristrutturazione dei propri schemi cognitivi e comportamentali che, fino a quel momento, si sono rivelati inefficaci e disadattivi. Naturalmente, per fare questo il paziente va accompagnato nella presa di contatto con esperienze profonde, spesso dolorose ma necessarie per compiere questa ristrutturazione. Al termine di questo percorso, assimilabile ad un viaggio, la persona sarà riuscita ad incorporare abilità e modi nuovi di stare al mondo, di percepire gli avvenimenti e di agire rispetto ad essi. E’ solo col proprio impegno che il paziente arriva a trovare un nuovo adattamento di tipo emozionale e cognitivo, il terapeuta gli è accanto come aiuto e sostegno.

LA PSICOTERAPIA MODIFICA I MECCANISMI CEREBRALI

Numerosi studi, oggi, offrono testimonianze di come la Psicoterapia agisca sui meccanismi cerebrali andando a modificarli, grazie alla possibilità di acquisire immagini cerebrali mediante Tomografia a Emissione di Positroni (PET) e Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) prese all’inizio e alla fine del percorso di trattamento. Dopo un periodo di trattamento, infatti, è possibile riscontrare in chi segue una Psicoterapia un cambiamento nell’attività funzionale di alcune aree del cervello (prime fra tutte Amigdala e Neocorteccia), cambiamento che si correla positivamente con un miglioramento del quadro clinico dei pazienti. Inoltre, si riconfigura l’attività neuronale dei soggetti e si produce il potenziamento di nuove connessioni sinaptiche, a seguito della revisione del proprio modo di leggere la realtà e gli eventi poiché si introducono nuove prospettive e, con esse, la formazione e l’attivazione di nuovi circuiti neuronali a cui si accompagna un diverso sentire.

Sappiamo che tutte le emozioni che sperimentiamo momento per momento rilasciano nel corpo specifiche molecole (ormoni, neurotrasmettitori, neuropeptidi), di conseguenza promuovere nel paziente la nascita di emozioni positive nei confronti di se stesso e del mondo significa portare il suo corpo a rispondere con la produzione e la messa in circolo di molecole che generano benessere e salute.

PSICOTERAPIA ED EPIGENETICA

L’epigenetica (branca della genetica che studia le modificazioni che avvengono nell’espressione dei nostri geni grazie all’influenza dell’ambiente e dello stile di vita e che sono ereditabili) ci insegna che le esperienze vissute lasciano in noi segni profondi, capaci di modificare l’espressione di determinati geni in una direzione che può essere a nostro favore o sfavore. Salute e malattia, dunque, non soltanto mentale ma anche fisica, dipendono dal tipo di esperienze di cui ci nutriamo. La Psicoterapia è un tipo di esperienza che, se vissuta con piena partecipazione e convinzione, diventa epigenetica, capace cioè di segnare anche il corpo del paziente riducendo gli stati infiammatori e attivando meccanismi di protezione. Esperienza e ambiente ci cambiano non soltanto sotto gli aspetti di pensiero, emozione e comportamento ma anche sotto quello della biologia.

Da questo punto di vista, assumono un ruolo centrale la prevenzione e la promozione del benessere, come interventi volti a favorire una serie di cambiamenti capaci di scongiurare disturbi e psicopatologie ma anche patologie somatiche.

Photo Credits: Danielle Macinnes/Unsplash

Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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