Le illusioni ottiche sono negli occhi di chi le guarda. O, meglio, nel loro cervello. E ciò che viene percepito può essere diverso a seconda del patrimonio di culture ed esperienze che ciascuno porta con sé. È questa l’inattesa conclusione di uno studio condotto da Adam Alter, professore di psicologia all’Università di New York, presentato in un libro da poco pubblicato.
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