Più della metà della popolazione soffre, o ha sofferto, di un problema che riguarda la pelle e il 18-27% ha avuto bisogno di cure mediche: in Italia, le malattie della cute, specie quelle infiammatorie, sono in continuo aumento e nel loro esordio, o aggravamento, è spesso implicato lo stress. Uno stress che si può “misurare”. Neurofisiologi del Cousin Center per la psiconeuroimmunologia dell’Università della California, dopo aver sottoposto un gruppo di volontari a un’esperimento che prevedeva l’induzione di una particolare forma di stress (quello da “esclusione”, ovvero da rifiuto sociale), hanno visto che solo in una minoranza di volontari alcune aree del cervello risultavano iperattive e aumentava la risposta infiammatoria (misurabile attraverso diversi parametri come la produzione di citochine, potenti messaggeri chimici del sistema immunitario). È la conferma che esistono effettivamente persone più sensibili di altre allo stress che “pagano” la propria ipersensibilità con una reazione eccessiva, spesso proprio a livello della pelle.
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