Leggere rende felici

da | 16 Ott, 2020 | Psicologia del Benessere, Psicologia News

I libri sono grandi compagni di vita. Lasciarsi trasportare dalle storie, reali o immaginarie, ha un enorme potere sul lettore, gli permette di staccarsi dalle preoccupazioni del quotidiano, gli regala una condizione di tranquillità e di rallentamento dalla ordinaria frenesia, gli consente di riconoscersi nelle vicende narrate e di vivere tante storie quanti sono i personaggi incontrati. Oggi, possiamo aggiungere con certezza che la lettura rende felici. A rendercelo noto è una ricerca compiuta nel 2015 e commissionata da GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) e realizzata da Cesmer (Centro di Studi Su Mercati e Relazioni Industriali dell’Università di Roma Tre). La domanda di partenza di questa ricerca era capire se la lettura (in formato cartaceo e digitale) potesse migliorare l’esistenza delle persone e favorirne una crescita personale, dunque se potesse rappresentare un veicolo di benessere psico-fisico.

Nessuno, in precedenza, si era dedicato in maniera così sistematica ad un’indagine simile, dunque manca una letteratura a favore di queste ipotesi iniziali, sappiamo soltanto che nella storia, autori del calibro di Francesco Petrarca, riportando la propria esperienza personale con i libri, affermava “per me cantano e parlano; e chi mi svela i segreti della natura, chi mi dà ottimi consigli per la vita e per la morte. E v’è chi con festose parole allontana da me la tristezza” oppure Virginia Woolf che dichiarava il suo amore per la lettura affermando “talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine”. Anche senza ricorrere alla sapienza di questi grandi autori, ognuno di noi prima o poi ha sperimentato la magia di essere catturato da un libro e si è trovato a prenderne spunto per affrontare meglio la vita.

Ebbene, da questa ricerca è emerso che:

i lettori sono complessivamente più felici rispetto ai non lettori (“considerato tutto, quanto è felice della sua vita globalmente intesa, in questo periodo?”);

i lettori hanno livelli più alti di benessere soggettivo cognitivo dei non lettori (valutazione sul grado con cui la vita si avvicina nel complesso e in quel momento alla migliore vita possibile);

i lettori fanno esperienza di emozioni positive più spesso dei non lettori (la frequenza con cui l’individuo ha fatto esperienza di 6 emozioni positive – positività, benessere, piacere, felicità, gioia, serenità – nelle 4 settimane precedenti l’intervista);

i lettori fanno esperienza di emozioni negative meno spesso dei non lettori (la frequenza con cui l’individuo ha fatto esperienza di 6 emozioni negative – negatività, malessere, dispiacere, tristezza, paura, rabbia – nelle 4 settimane precedenti l’intervista);

i lettori sono positivi e provano benessere più frequentemente dei non lettori (benessere e positività);

i lettori sono negativi e si sentono arrabbiati meno frequentemente dei non lettori (rabbia e negatività);

i lettori sono più felici di come impiegano nel complesso il loro tempo libero rispetto ai non lettori (la media per ogni individuo di 3 giudizi di quanto l’impiego complessivo del suo tempo libero contribuisce alla sua felicità in generale, è fondamentale nella sua vita ed è appagante);

i lettori attribuiscono mediamente maggiore importanza alle attività di impiego del tempo libero rispetto ai non lettori;

per i lettori la lettura è l’attività di impiego del tempo libero più importante (altre possibilità sono ascoltare musica, informarsi, fare esercizio fisico, attività culturali, guardare programmi televisivi, navigare su Internet o seguire i social media, andare al cinema, giocare ai videogame);

per i lettori la lettura è la quarta attività di impiego del tempo libero per felicità generata. La prima è fare esercizio fisico e sport (la media per ogni individuo di 3 giudizi di quanto l’attività di impiego del tempo libero contribuisce alla sua felicità in generale, è fondamentale nella sua vita ed è appagante);

l’88% dei lettori ritiene che la lettura contribuisca a rendere la propria vita felice.

Dunque, leggere fa stare meglio, fornisce gli strumenti per affrontare le difficoltà della vita ed amplifica le emozioni positive. La lettura si rivela strumento di crescita personale, a condizione di essere consapevoli che, come afferma Massimo Recalcati “per leggere davvero non è mai sufficiente la competenza avvertita della nostra mente, ma è necessaria innanzitutto la presenza del cuore”.

 

 

Photo Credits: Pixabay

Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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