Anche il cervello paga il prezzo della povertà: quando il portafoglio è vuoto e si arriva a stento a fine mese, i neuroni lavorano peggio. È la conclusione di uno studio internazionale pubblicato su Science, frutto della collaborazione di due tra le più rinomate università americane, Harvard e la Princeton University, insieme alla Warwick University in Inghilterra. Secondo gli autori, lo stress causato dalle difficoltà finanziarie sembrerebbe responsabile di un notevole abbassamento del quoziente intellettivo. Anche di 13 punti nel QI test. Sendhil Mullainathan, uno degli autori della Harvard University, ha paragonato il cervello di una persona con grossi problemi economici a un computer: «È come quando guardiamo un computer che sembra incredibilmente lento, ma in realtà sta scaricando in background una elevatissima quantità di dati – spiega il ricercatore – Non è che il computer è lento, è che in realtà sta facendo qualcosa di diverso».
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