Il Cervello Anarchico di Enzo Soresi è un libro che ha una lunga storia alle spalle e numerose edizioni. Si potrebbe considerare quasi un manifesto delle nuove teorie che considerano la relazione mente-corpo secondo una visione olistica e che, durante il loro iniziale diffondersi, hanno dovuto tenere conto dell’impostazione medico-organicista lungamente imperante.
Una lunga esperienza di medico pneumologo, in particolare in ambito oncologico, riconosciuta e valorizzata da una medaglia d’oro assegnata dall’Ordine dei Medici di Milano per l’impegno profuso nella ricerca e nella continua capacità di rinnovarsi accogliendo la nuova medicina, sempre più integrata e sempre più orientata al riconoscimento e trattamento dell’unicità di ogni essere umano.
La scelta di utilizzare il termine “anarchico” in riferimento al cervello all’interno del titolo vuole intendere esattamente l’opposto di ciò che si può pensare. Il cervello, infatti, è tutt’altro che anarchico considerato che già negli ultimi mesi di vita fetale ha stabilito una proficua comunicazione e creato un network con il sistema immunitario ed il sistema endocrino. Se fino a qualche tempo fa si riteneva che lo sviluppo del cervello dipendesse dalla predisposizione genetica, oggi le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la formazione delle nostre reti neuronali dipende in gran misura dagli stimoli ambientali che riceviamo, a partire da quelli della nostra infanzia.
L’autore ci introduce alla “materia” coinvolgendoci direttamente, portandoci indietro nel tempo, nel periodo della sua formazione studentesca in cui lo studio del cervello era ancora ricondotto a semplici nozioni di anatomia umana e non era concepito come parte di un network. Con semplicità ed ironia ci conduce verso la graduale evoluzione delle conoscenze acquisite dalle Neuroscienze attraverso la sua stessa evoluzione di uomo e di professionista.
Studi ed esperimenti raccontati in modo semplice e coinvolgente accompagnano il lettore alla scoperta della struttura del cervello e diventano occasione per spiegare la funzione di parti importanti dei nostri sistemi biologici.
Più si procede alla lettura e più ci si addentra nei meccanismi di azione dello stress sui processi di malattia, spiegati in modo talmente chiaro da indurci necessariamente a riconsiderare lo stile di vita per poter contrastare il rischio. Il libro, infatti, finisce con il lasciare un segno sulla responsabilità che ognuno di noi dovrebbe assumersi della propria salute, inducendo così, con le proprie scelte quotidiane, il sistema immunitario ad innalzare il livello di resistenza alle malattie.
L’autore racconta il suo coinvolgimento, tra gli anni Settanta ed Ottanta, in una sorta di rivoluzione copernicana con la scoperta di una comunicazione tra i nostri sistemi biologici ad opera di molecole come ormoni e neuropeptidi e di come questo lo abbia messo di fronte a nuove domande e a nuove battaglie rispetto ai tumori polmonari, di cui per molti anni si è occupato. Sempre più si è aperta la strada ad un lavoro di prevenzione capace di tenere conto del disagio esistenziale e dello stress individuale come premessa allo sviluppo di malattie.
Oggi possediamo la chiave di lettura della stretta connessione tra mente e corpo, della loro natura di unità inscindibile, possiamo dimostrare come ogni atto psichico sia seguito da uno stimolo elettrico che, a sua volta, favorisce la liberazione di una serie di sostanze neurochimiche che, attraverso la circolazione sanguigna, si diffondono in tutto il corpo. Un pensiero non è solo un pensiero e un’emozione non è solo un’emozione, tutto quello che viviamo lo viviamo come esperienza incarnata, attraverso la mediazione del significato che attribuiamo all’esperienza stessa.
I tre punti fondamentali che vorrei sottolineare di questa lettura:
1. la presenza di numerosi casi, sia di pazienti incontrati lungo il suo percorso professionale sia di conoscenze nell’ambito della sua vita personale, nei quali è emerso con sempre maggior chiarezza il ruolo dello stile di vita e dei vissuti personali nella genesi delle malattie, nonché l’importanza delle aspettative e della componente umana nella promozione della salute;
2. dalla lettura si possono trarre tantissimi suggerimenti per un sano stile di vita, facili da mettere in pratica con un po’ di impegno e buona volontà;
3. l’idea chiave che dovremmo portare sempre con noi e cioè che mente e corpo sono un’unità inscindibile.
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