A furia di comunicare più con i computer che con gli altri esseri umani, si potrà arrivare al punto in cui sarà la macchina, prima di chi ci sta vicino, ad accorgersi se c’è qualcosa che non va. Pare infatti che in un ragazzo la depressione si possa riconoscere anche dalle modalità con cui usa internet: rispetto ai compagni frequenta di più i siti di file sharing, manda più e-mail, si sofferma di meno su ciascuna applicazione – probabilmente perché fa fatica a prestare attenzione a lungo -, e passa molto tempo ai videogame. I ricercatori della Missouri University of Science and Technology sono giunti a queste conclusioni, che saranno pubblicate su IEEE Technology and Society Magazine, con un metodo diverso da quello usato in tutti gli studi precedenti, che si basavano soltanto su sondaggi e questionari.
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