Dallo spessore della corteccia cerebrale in varie fasi dello sviluppo, dall’infanzia all’adolescenza, sembra dipendere l’intelligenza e anche psicosi, depressione, alternanza di umor nero ed esaltazioni. Per lo stesso motivo, i bambini hanno una capacità di apprendimento superiore agli adulti. Più flessibile e dinamica è la corteccia, in particolare, più intelligente è il soggetto. Ma ad ogni età corrisponde un’evoluzione “ideale”. Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature ha dimostrato che il livello di intelligenza è strettamente correlato a tempi e modi di crescita della corteccia cerebrale durante i primi due decenni di vita. Il lavoro si riferisce all’analisi dei cervelli di 307 bambini e adolescenti sottoposti a diversi esami diagnostici (risonanze magnetiche ecc.); le neuroimmagini ottenute hanno mostrato i diversi stadi di sviluppo del sistema nervoso, che sono stati poi collegati ai livelli di quoziente intellettivo.
Articolo completo www.corriere.it/salute