Con note e filastrocche i bambini imparano prima a parlare

da | 8 Set, 2009 | Psicologia News | 0 commenti

Filastrocche, canzoncine, giochi in rima: le ultime ricerche scientifiche dimostrano che per i bambini,sono più di un passatempo. Rappresentano infatti uno stimolo che insegna a memorizzare in fretta le parole e quindi a parlare. L’osservazione scaturisce da un lavoro di Jenny Saffran ed Erik Thiessen, rispettivamente dell’università del Wisconsin e della Carnegie Mellon University, in Pennsylvania, negli Stati Uniti, incluso nel volume «The Neurosciences and Music – III, Disorders and plasticity» appena pubblicato in collaborazione con la New York Academy of Sciences, che riporta oltre 60 lavori scientifici che definiscono lo stato dell’arte nel campo «neuromusica».

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Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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