Come vincere lo stress sul lavoro e imparare ad automotivarti di Luca Stanchieri, coach umanista, è un libro esplicativo di un tema che ci tocca tutti da vicino perché riguarda la vita quotidiana di ognuno di noi, quello della Motivazione. Capire in cosa esattamente consiste, per quale motivo in alcune persone è forte e determinante mentre in altre debole e latitante oppure in una stessa persona a volte si accresce ed altre si indebolisce sono i percorsi tracciati dall’autore.
Vediamo alcuni punti fondamentali messi in luce all’interno di questo testo.
1 – Abbiamo tutti una motivazione originaria che nasce dall’esperienza costruita sin da quando siamo piccoli ed è orientata verso il bene, l’esplorazione, la libertà, il miglioramento personale. Questo è possibile perché le esperienze vissute sin da piccoli mettono in connessione i sensi con il mondo, interno ed esterno, connessione che produce sensazioni che innescano la nostra motivazione di base in termini di attrazione o repulsione. La motivazione appassionata porta a trascendere, a superarsi, a perseverare in azioni e imprese impegnative, mette in campo le nostre facoltà e potenzialità;
2 – La motivazione di base verso l’autorealizzazione nasce dalla combinazione di tre sentimenti:
- Il sentimento di potere, che è la sensazione di avere libertà di scelta, dunque rimanda ad un senso di padronanza della propria vita
- Il sentimento di amore o simpatia, che è la forma di attrazione che proviamo verso un progetto, un’idea o l’altro
- Il sentimento di eccellenza o miglioramento, che consiste in una tensione continua al miglioramento di noi stessi e della nostra vita;
3 – Curando la nostra motivazione portiamo avanti un processo di autodeterminazione nelle principali tre sfere della nostra vita: l’autonomia, la relazionalità e l’opera a cui corrispondono tre diverse forme di felicità, accomunate da uno spirito di trascendenza che porta ad andare oltre se stessi, verso un’autenticità di sé ma anche verso altro da sé e che sono la felicità dell’essere, la felicità relazionale e la felicità dell’opera, tutte e tre presenti in ciascuno di noi seppur con valenze diverse;
4 – E’ l’esperienza positiva ripetuta nel tempo che alimenta la motivazione positiva, quella che ci permette di migliorare ogni giorno mettendo ripetutamente in atto modelli di azione, mantenendo la costanza di un allenamento all’impegno ed alla proattività. Il rischio, altrimenti, è di andare incontro ad un immobilismo che trasforma la motivazione da positiva a degradata, allenata da esercizi demotivanti come la pigrizia, l’indolenza, la trascuratezza;
5 – Ciò che riduce la motivazione non sono difficoltà oggettive ma la convinzione che non siano affrontabili e superabili, il senso di impotenza che si prova di fronte ad esse. Il pessimismo, che ci induce a percepire la realtà con sfiducia e scetticismo, è tra le principali cause di demotivazione. E’ il percepirsi fragili e incapaci di affrontare l’ostacolo, è la disistima verso se stessi che impedisce di procedere verso una realtà agita;
6 – Per trovare o ritrovare motivazione, bisogna cominciare ad eliminare ciò che ostacola la spinta energetica verso l’azione e introdurre esercizio ed allenamento quotidiano che ci conduca verso una elevazione personale;
7 – La motivazione spinge verso uno specifico sistema simbolico, ossia un campo di attività ben definite che permette di dare voce alla propria vocazione, nutrita dall’esperienza e dalla sperimentazione di sé nei vari campi e alimentata dalla passione incondizionata. Nel libro sono descritti in dettaglio gli otto principali sistemi simbolici.
Se desideri acquistare questo libro, fai clic sul link qui sopra per avere maggiori informazioni. Sito affiliato Amazon. Tutti i libri che ti propongo sono letture fatte direttamente da me e liberamente recensite.