Le sconfitte e gli insuccessi più forti della vita, sono causati dalla morte di persone care e dalla carenza di affetto ricevuti nella prima infanzia. E’ un bisogno fisiologico istintivo, colmare il vuoto prodotto, senza però cadere nella sindrome dettata dalla ricerca di un risarcimento senza limiti.
A tutti noi è nota la favola di Cenerentola, la bambina che rimane con la matrigna e le sorellastre dalle quali riceve ingiustizie e maltrattamenti. L’insegnamento che questa favola ci fornisce è che, ciò che inizia male, può essere un presagio per un miglioramento effettivo e sostanziale nel futuro.
Quello che viene definito con il termine: mito di Cenerentola è un tratto di personalità che caratterizza come la protagonista della favola, coloro che hanno subito deprivazioni importanti già nell’infanzia, quale appunto la perdita di un genitore oppure una carenza affettiva dettata dalle scarse risorse familiari.
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