Come l’atteggiamento mentale determina lo stile di vita

da | 24 Giu, 2022 | Psicologia del Benessere, Psicologia News

L’atteggiamento mentale ha una notevole influenza sullo stile di vita che noi scegliamo di perseguire. Le credenze e i pensieri che formuliamo guidano la scelta delle abitudini quotidiane che possono essere favorevoli o sfavorevoli al nostro stato di salute e rendono il cambiamento più o meno possibile. In questo articolo verranno descritti i due principali tipi di mentalità o mindset che sono stati riscontrati dagli studi della ricercatrice americana Carol Dweck e verranno proposti alcuni suggerimenti per promuovere un approccio mentale favorevole a sani stili di vita.

DUE TIPI DI ATTEGGIAMENTO MENTALE

Sentiamo spesso dire che il modo in cui ci sentiamo e le scelte che facciamo dipendono dal nostro approccio mentale, intendendo con questo il modo in cui guardiamo e interpretiamo noi stessi, gli altri ed il mondo che ci circonda. Le possibili tipologie di approccio mentale sono state oggetto di studio da parte della rinomata ricercatrice dell’Università di Stanford, Carol Dweck. Le sue ricerche si sono focalizzate sulle credenze che tutti noi maturiamo nel corso della nostra crescita e che influiscono profondamente sulla gestione delle nostre vite.

Quello che è emerso dopo anni di studio è che le persone, sulla base delle loro convinzioni, tendono a rientrare all’interno di una fra due possibili categorie. Nella prima categoria rientrano le persone che possiedono quella che lei definisce una “mentalità orientata alla crescita o incrementale” che si basa sulla considerazione che la nostra intelligenza, il nostro atteggiamento mentale e le nostre abilità possano essere da noi allenati verso una forma di elevazione e di sviluppo. L’idea che intelligenza, atteggiamento mentale e abilità di base non siano qualcosa di dato una volta per tutte e di rigidamente definito permette di investire su un loro cambiamento ed accrescimento con un conseguente impatto positivo su salute e felicità.

Nella seconda categoria, invece, rientrerebbero persone che hanno un approccio mentale completamente diverso, la cosiddetta “mentalità statica” che si basa sulla loro convinzione che né l’intelligenza, né l’atteggiamento mentale né le abilità di base possano subire alcun cambiamento rispetto alla dotazione innata, dunque non solo che non sia possibile allenarli e accrescerli ma neanche farli emergere qualora risultino mancanti. Ciò che è possibile fare nel corso della propria esistenza è semplicemente verificare la loro presenza o meno, rassegnandosi ad una condizione erroneamente ritenuta immodificabile.

A questa differente distribuzione in una delle due categorie fanno seguito diverse conseguenze sulle iniziative intraprese, sull’impegno e sulla spinta verso l’innesco di nuove abitudini che possano promuovere sani stili di vita. Pensare che nel tempo, ed in particolare in età adulta, non sia possibile introdurre nessuna variazione delle proprie abitudini e che le scelte fatte fino a quel momento siano immodificabili rende rigidi e irremovibili nonostante tutti i tentativi di persuasione che si ricevono dall’esterno. Al contrario, credere nella possibilità di un investimento sul cambiamento di abitudini permette di acquisire quella flessibilità necessaria a volgere la propria vita verso una direzione più sicura e sana. Un gran numero di ricerche scientifiche, infatti, oggi ci dimostra che a qualunque età della vita sia possibile un recupero psicologico e fisiologico attraverso i corretti percorsi e che questo recupero può regalarci anni di salute (mentale e fisica) e longevità. Ecco perché non è più possibile nascondersi dietro il “ma ormai è tardi” o “dovevo pensarci anni fa”. Si tratta di cominciare a passare da un atteggiamento mentale statico ad uno incrementale.

PROCESSO O RISULTATO

Una “mentalità statica” tende a centrarsi maggiormente sul risultato, questo significa che maturerà il desiderio di vedere nell’immediato i risultati dell’attuazione di un’abitudine sana (ad esempio, nel caso di un’abitudine alimentare può aspettarsi una rapida perdita di peso, nel caso di un’attività fisica un aumento della resistenza o una maggiore tonicità muscolare, nel caso del sonno di riuscire velocemente a superare le difficoltà di addormentamento e così via), non tenendo conto del processo, ossia del percorso necessario per il raggiungimento di determinati risultati. Il processo è invece oggetto di focalizzazione da parte di una “mentalità orientata alla crescita” in quanto consapevole della necessità di impegno per andare a generare piccoli risultati parziali, talvolta impercettibili ma incisivi per l’acquisizione di un senso di padronanza sulle proprie scelte di salute e per gli effetti a catena su corpo e mente.

EFFETTI A BREVE E LUNGO TERMINE

È piuttosto comune che un “atteggiamento mentale statico” dia la sensazione di ottenere dei benefici immediati, in particolare quello di non dover mettere impegno e volontà nell’introdurre abitudini nuove e correttive rispetto a quelle disfunzionali. Tuttavia, nel lungo termine, la convinzione che non valga la pena o che non sia possibile generare dei cambiamenti nella propria vita diventa rischiosa e penalizzante. Adottare uno stile di vita caratterizzato da un “atteggiamento mentale incrementale” e quindi attivo e dinamico, seppur impegnativo, permette invece, nel lungo termine, di godere di un benessere globale e di contrastare l’insorgenza di problemi di salute. Diventa fondamentale, quindi, decidere il tipo di investimento che si abbia voglia di fare su se stessi.

La buona notizia è che tutti possiamo trasformare una “mentalità statica” in una “mentalità orientata alla crescita”, più adattiva e sostenuta dalle più recenti ricerche nel campo delle Neuroscienze. Siamo tutti soggetti a continui cambiamenti dati dalle esperienze di tutti i giorni e quanto più accogliamo novità e percorsi alternativi, tanto più la nostra si trasformerà in una “mentalità incrementale”.

6 MODI PER COLTIVARE UNA “MENTALITA’ DI CRESCITA”

1 – riconosci ed accetta le tue debolezze. Se riconosci una tua debolezza o mancanza che da tempo ritieni non possa essere cambiata, comincia a fare dei piccoli passi per migliorarla invece di evitarla del tutto. Stabilisci dei piccoli obiettivi e concediti un adeguato lasso di tempo per raggiungere ciascuno di essi;

2 – orientati su positività e ottimismo. Sono i tuoi pensieri e le tue azioni quotidiane che cambieranno ciò in cui credi, sia relativamente alla persona che sei sia a quella che diventerai. Chiediti come ti vedi tra 5 o 10 anni e cosa potrebbe impedirti di arrivarci. Sicuramente un atteggiamento mentale positivo può incidere su ogni ambito della tua vita, facendoti sperimentare un senso di maggior padronanza e capacità e aiutandoti a vedere le difficoltà come opportunità per metterti alla prova ed imparare dagli errori;

3 – non smettere mai di imparare e continua a fissare nuovi obiettivi. Le persone con “mentalità orientata alla crescita” vivono ogni momento della loro vita nella convinzione di non aver mai finito di imparare. Vanno costantemente alla ricerca di nuovi obiettivi rimanendo motivati ed interessati al processo di apprendimento;

4 – ricorda: progresso, non perfezione. Quando lasci che i risultati ti definiscano diventi vittima di una “mentalità statica”. Ma orientandoti verso la crescita e l’ottimismo, svilupperai nuove abilità che ti avvicineranno a chi vuoi essere. Un grande cambiamento avviene impegnandosi quotidianamente in piccole abitudini, senza mai dimenticare di festeggiare i successi incontrati lungo il percorso;

5 – rifletti sui tuoi progressi ogni giorno. Uno dei modi più efficaci per coltivare una “mentalità di crescita” è prenderti del tempo ogni giorno per assimilare tutto ciò che impari. Questo può essere fatto riflettendo mentalmente o scrivendo a fine giornata ciò che ritieni di aver acquisito, in questo modo andrà a sedimentare in profondità. Ritagliati un tempo per questo ogni giorno e non lasciare che altro ti distragga da questo proposito;

6 – pratica la gratitudine. Numerosi studi hanno dimostrato che la gratitudine esercita un impatto notevole sul benessere fisico, psicologico e sociale. Praticare gratitudine quotidianamente è uno degli aspetti chiave per trasformare aspetti potenzialmente negativi in positivi. Rifletti su cinque cose per le quali ti senti grato e che ti hanno portato ad essere dove sei oggi e a cambiare la tua vita in meglio. Inoltre, la gratitudine è più forte quando è condivisa con gli altri, dunque trova un modo per verbalizzarla e condividerla.

Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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