Un nuovo tassello si aggiunge alla comprensione di fenomeni legati alla memoria. E’ noto che le esperienze traumatiche lasciano un segno, spesso indelebile, proprio a causa della grande emozione provocata dall’evento. I ricordi piacevoli non presentano l’intrusività e l’ossessività che caratterizzano quelli connessi a situazioni emotivamente stressanti. L’ipermemoria e l’ipervigilanza costituiscono un tratto distintivo della personalità dei soggetti traumatizzati, cosicché i ricordi dolorosi possono riattivarsi al minimo segnale associato al trauma, o ripresentarsi spontaneamente, in forma ricorrente, come flashback durante la veglia o incubi nel sonno.
Articolo completo www.lastampa.it