L’anoressia non è solamente questione di vista, ma anche di tatto: ovvero, chi è afflitto da tale disturbo alimentare non si percepisce grasso solo guardandosi allo specchio, ma anche toccandosi, nonostante dei corpi gracili da 35 chilogrammi o giù di lì. Non solo: questa patologia influisce anche sulla capacità di orientamento, sia sul proprio fisico sia nello spazio, secondo un effetto collaterale paragonabile a quello che subisce chi ha sofferto di ictus.
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