«Distextia», quando i messaggini rivelano un disturbo neurologico

Scagli la prima pietra chi non ha mai invertito le lettere in un sms o chi, confondendosi, non ha scritto fischi per fiaschi, magari anche depistato dal text on 9, ovvero il celebre T9. Talvolta però le lettere e le sequenze scaturiscono in modo troppo caotico e confuso, forse addirittura sconclusionato, tanto da impensierire parenti e medici che, partendo proprio da un messaggino, diagnosticano disturbi neurologici complessi. La pratica di sbagliare gli sms si chiama distextia e talvolta è un segnale che, se preso al volo, consente di anticipare una diagnosi di ictus.

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