La solitudine e l’isolamento sociale possono essere importanti fattori di rischio per la salute fisica e mentale. La solitudine è l’esperienza negativa soggettiva, molto spesso è il risultato di una discrepanza tra le proprie relazioni sociali preferite e quelle effettive, mentre l’isolamento sociale è lo stato oggettivo di avere poche o rare connessioni sociali. La solitudine di tipo cronico è considerata biologicamente tossica ed è molto spesso oggetto di studio. È emerso in molti studi che la solitudine è associata a cambiamenti nella funzione cardiovascolare, neuroendocrina e immunitaria, inclusi gli aumenti dei biomarcatori pro-infiammatori e attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e dei tratti biologici associati all’asse microbiota-intestino-cervello. D’altra parte, saggezza, supporto sociale e impegno sociale sono associati a un maggiore benessere e salute per l’essere umano.
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