Il brusco calo delle temperature (seppur più elevate rispetto alle medie stagionali) ci ricorda che siamo nel pieno dell’Inverno. Come lo stai attraversando?
La maggior parte delle persone con difficoltà! Le ridotte ore di luce, le basse temperature e il pieno svolgersi delle attività lavorative, didattiche, organizzative nostre e dei nostri familiari lo rendono una stagione scomoda, capace di suscitare insofferenza e rifiuto. Nutri anche tu questi sentimenti?
Eppure, può esistere un punto di vista differente che permette di vivere l’Inverno accogliendo con gioia le opportunità che offre. I norvegesi, che più di noi hanno un’idea chiara di cosa significhi la stagione invernale, hanno coniato il termine “Koselig” per indicare l’insieme di attività e strategie volte a trarre il meglio dall’Inverno.
In questo articolo, prendendo spunto dal Koselig, proviamo anche noi a trarre il meglio dall’Inverno per uscirne con maggior consapevolezza, miglior intimità con noi stesse/i ed una carica energica che ci spinga verso la migliore versione di noi stesse/i.
Se vuoi saperne di più, continua a leggere e rispondi alle domande finali, ti aiuteranno a riflettere su come trarre il meglio dall’Inverno!
Cosa scoprirai:
- A QUALCUNO L’INVERNO NON PIACE
- LA “STASI” INVERNALE PER FARE IL PUNTO DI CHI SIAMO
- RESILIENZA E PENSIERO ALTERNATIVO
- RAPPORTO CON GLI ALTRI
- NEL RITROVARTI, SEI SEMPRE TU RINNOVATA/O
- DOMANDE DI CONSAPEVOLEZZA
A QUALCUNO L’INVERNO NON PIACE
Basterebbe fare un piccolo sondaggio tra le persone attorno a noi per scoprire che l’Inverno non è tra le stagioni più amate.
Innanzitutto, la luce si riduce, le giornate ci appaiono più corte e sembra che il tempo a nostra disposizione sia scarso e poco sfruttabile. Il buio, infatti, richiama già un senso di fine giornata che spegne la motivazione ad attivarci, dopo il lavoro, verso nuove attività. Le temperature sono basse, noi siamo persi dentro strati e strati di vestiti che impediscono la fluidità dei movimenti e, per chi ne soffre, le estremità del corpo rimangono irrimediabilmente fredde. Infine, la voglia di uscire scarseggia. Ci si ritrova più soli, a volte isolati e si perde un po’ di scioltezza nelle relazioni.
Vista così, attraversare l’Inverno potrebbe sembrare uno svantaggio per tutti. Il Koselig norvegese, invece, può insegnarci a cambiare visione!
LA “STASI” INVERNALE PER FARE IL PUNTO DI CHI SIAMO
L’Inverno favorisce la “stasi”, un’apparente condizione di rallentamento o blocco di iniziative. Siamo più ripiegati in noi stessi, più intimamente raccolti. Tu come stai in questo raccoglimento con te stessa/o?
Questa condizione è un invito prezioso a stabilire una connessione profonda con i nostri bisogni e desideri. Quando siamo distratti dal vorticoso volgersi degli eventi esterni, perdiamo l’ascolto di noi stesse/i sia in termini fisici che emotivi che spirituali. Fermarsi, dunque, ci aiuta a renderci conto di chi siamo in quel momento di vita. La domanda chiave diventa: chi sento di essere oggi?
RESILIENZA E PENSIERO ALTERNATIVO
I disagi portati dall’Inverno risvegliano la parte resiliente di ognuna/o di noi. Per non soccombere alle condizioni disagevoli di luce e temperatura, ci si ingegna a trovare soluzioni alternative. Passeggiate all’aria aperta nelle ore assolate, ritrovi con gli amici, serate trascorse a condividere giochi di società, dimostrano la capacità di attribuire valore a tutto ciò che di semplice abbiamo sotto mano. La domanda chiave diventa: sono capace di trovare soluzioni alternative in una condizione di disagio?
RAPPORTO CON GLI ALTRI
Il vivere maggiormente gli ambienti chiusi, diventa occasione di maggior condivisione con gli altri. Nel concetto di Koselig è molto presente la centralità del rapporto con l’altro. Mantenere vivi i rapporti con le persone che ci fanno sentire bene diventa un momento di crescita personale.
Nel momento in cui usciamo da questi scambi interpersonali, non possiamo più considerarci esattamente le stesse persone di quando ne siamo entrati perché un nuovo sentire, nuovi pensieri e nuove credenze si sono nel frattempo generati. La domanda chiave diventa: cosa ritrovo di diverso in me dopo l’incontro di oggi?
NEL RITROVARTI, SEI SEMPRE TU RINNOVATA/O
Nel momento in cui l’Inverno sfuma e gradualmente lascia spazio a luce, tepore ed entusiasmo, tu sei sempre tu ma in una forma rinnovata.
Come il Koselig norvegese insegna, stare nell’Inverno nel modo che abbiamo visto può diventare una filosofia di vita. Può diventare il momento in cui cambiamo pelle, grazie a riflessioni profonde e a quello che abbiamo capito e percepito di noi. Grazie all’intimità con noi stesse/i che ci ha messo a confronto con chi siamo e chi vogliamo essere. Grazie alle emozioni sentite che ci hanno aperto alcune porte e ne hanno chiuse altre. Grazie alle piccole cose di tutti i giorni che ci hanno fatto scoprire che l’essenziale è già felicità.
L’Inverno, dunque, ci insegna a cambiare modo di vedere le cose, a scoprire, come dice lo Psicologo Kari Leibovitz, che può essere “qualcosa di cui godere e non da sopportare”. E noi possiamo scoprirci migliori.
DOMANDE DI CONSAPEVOLEZZA
- Qual è il tuo stato d’animo prevalente durante la stagione invernale?
- Durante l’Inverno elabori piani di azione per il resto dell’anno?
- In Inverno la tua motivazione all’azione è più alta o più bassa?
- Ti fermi mai, durante l’Inverno, a fare un bilancio della tua vita?
- Quali sono le principali fonti di stress che sperimenti durante l’Inverno e quali strategie adotti per affrontarle in modo efficace?
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