Vi siete mai chiesti come mai a volte guardando un volto basti una frazione di secondo per capire come l’altra persona si sente? C’è chi la chiama empatia: c’è chi ritiene di essere semplicemente un buon osservatore. Ma la realtà è un’altra. In quella frazione di secondo, il nostro cervello meraviglioso ha già decodificato le caratteristiche facciali, comprendendo se l’interlocutore che abbiamo di fronte è di buono o cattivo umore prim’ancora che noi ce ne rendiamo conto. I ricercatori della Ohio State University hanno cercato l’area cerebrale che rende tutto ciò possibile: e l’hanno trovata al di sopra del nostro orecchio destro.
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