Ci sentiamo spesso delusi quando, all’interno delle relazioni con gli altri, abbiamo la sensazione di non essere ascoltati. La comprensione, l’empatia, il sostegno passano attraverso un ascolto autentico e sincero. Ma noi, siamo capaci di ascolto? Secondo Erich Fromm, psicoanalista di origine tedesca, la capacità di ascolto degli altri nasce prima di tutto dalla capacità di ascolto di se stessi. Ascoltare se stessi significa saper riconoscere ed esprimere i propri desideri, sentimenti e pensieri. Imparare ad ascoltare il proprio mondo interiore non soltanto permette di riconoscere ed accogliere il mondo interiore dell’altro e di rendercelo chiaro attraverso un processo di empatia ma soprattutto promuove la libertà di essere se stessi.
Molto spesso, a partire dalle esperienze della nostra infanzia, ci ritroviamo a rinunciare a questa libertà in nome di un’accondiscendenza a ciò che riteniamo gli altri si aspettino da noi, mettendo a tacere le nostre aspirazioni più autentiche e i nostri desideri più profondi. Ne consegue una sofferenza interiore ed un senso di inautenticità della propria vita, spesso andata in una direzione contraria rispetto a quella che avremmo voluto ed un’identità costruita sulle aspettative degli altri in cui, ad un certo punto della vita, non ci si riconosce più.
Erich Fromm suggerisce 7 modi per riprendere possesso di sé e recuperare la propria parte più autentica:
1 – CONOSCERE SE STESSI E PRENDERE CONSCIENZA DEL PROPRIO INCONSCIO
E’ necessaria una buona dose di coraggio per guardare dentro sé e compiere un lavoro di autoanalisi che permetta di diventare più consapevoli di ciò che avviene sia a livello conscio che a livello inconscio, un lavoro che richiede un attento ascolto a tutto ciò che accade dentro di noi nel qui ed ora in termini di emozioni, sentimenti, pensieri. La conoscenza di sé va ben oltre ciò che sappiamo di noi stessi, significa andare oltre la superficie per arrivare alle proprie radici.
2 – MODIFICARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO
Se ci si limita a prendere coscienza di sé senza tuttavia agire, compiere dei passi verso nuove abitudini quotidiane, qualunque presa di coscienza rischia di risultare sterile e dunque inefficace. Non occorre mettere in atto grandi rivoluzioni, sono sufficienti piccole e graduali modifiche alle proprie abitudini quotidiane. In ogni caso, saranno un segnale del proprio impegno al cambiamento.
3 – SVILUPPARE INTERESSE NEI CONFRONTI DEL MONDO
E’ importante essere orientati verso il mondo e seguire interessi nuovi che possano rendere la vita ricca e stimolante. Occorre evitare di chiudersi e concentrarsi esclusivamente sui problemi personali, rimanendo distanti da ciò che è attorno a sè. E’ invece auspicabile mantenere un rapporto di partecipazione verso ciò che ci circonda: persone, idee, arte, libri, natura. L’infelicità è spesso conseguenza di una separazione mantenuta da ciò che può risultare interessante e coinvolgente nella propria vita.
4 – COLTIVARE IL PENSIERO CRITICO
La capacità di pensare criticamente in piena autonomia di giudizio è l’unica arma di difesa che noi umani abbiamo contro le difficoltà della vita, ci permette di affrontare la realtà nel modo più adeguato, senza lasciarci influenzare da pericolose illusioni. Chi non sa pensare criticamente risulta esposto a influenze e suggestioni che possono portarlo a sviluppare delle credenze errate. Il pensiero critico è la chiave per essere liberi ed autodeterminarsi, per questo si può considerare al servizio della vita, finalizzato a rimuovere ostacoli ed impedimenti per una vita soddisfacente.
5 – PRENDERE COSCIENZA DEL PROPRIO CORPO
Prendere coscienza del proprio corpo significa sviluppare una maggiore sensitività fisica (attraverso esercizi di rilassamento, attività motoria, massaggi, ecc.) intendendo con questo acquisire una consapevolezza del corpo che la maggior parte delle persone non ha perché sente il proprio corpo solo quando prova dolore. La presa di coscienza del corpo rappresenta un’importante integrazione della presa di coscienza psichica ed è riconoscibile attraverso la postura, i gesti, il modo di sedersi e di camminare. Più una persona è libera interiormente, più il suo corpo sarà libero.
6 –CONCENTRARSI SUI PROPRI PENSIERI
Esercizi di concentrazione e meditazione andrebbero fatti con disciplina e regolarità ogni giorno per accogliere immagini, idee e pensieri che affiorano alla mente. Siamo sommersi quotidianamente da un’infinità di stimoli esterni, per questo dobbiamo riuscire a fermarci e ritagliarci di tanto in tanto uno spazio ed un tempo tutto per noi, in pace e in silenzio, magari dedicato anche solo all’ascolto del respiro. La concentrazione è la premessa di una buona realizzazione, non soltanto di una qualche attività ma persino dell’esser vivi.
7 – PRATICARE L’AUTOANALISI CON COSTANZA
Un’autoanalisi si può concludere positivamente soltanto se viene praticata ogni giorno per tutta la vita, è una coscienza di sé continua. Non può essere considerata un hobby da svolgere soltanto nei momenti ritenuti favorevoli ma un allenamento costante che porterà gioia e soddisfazione. Autoanalisi significa concedersi del tempo, rilassarsi e cominciare a sentire qualcosa, sperimentare le proprie sensazioni, stare con loro e non rifletterci sopra. Tutto questo, fatto per mezz’ora al giorno, permette di scoprire una grande quantità di cose su se stessi.