Natale in tempo di Covid: 5 consigli per viverlo al meglio

da | 11 Dic, 2020 | Psicologia del Benessere, Psicologia News

Quest’anno sarà un Natale diverso. Anziché risuonare canti e risa, nelle nostre orecchie risuoneranno limiti e privazioni. Tutto per la nostra salute e salvaguardia, certamente, ma comunque difficili da accettare e da accogliere con serenità. Gioia e serenità, che fino all’anno scorso erano ingredienti immancabili negli scambi di auguri e di doni – anche se non per tutti – oggi saranno spente o sommesse allo stesso modo per tutti noi, facendoci sentire l’un con l’altro ancora più vicini seppure a distanza, riducendo le disparità che in questo periodo dell’anno si rendono ancora più evidenti.

Cosa potrebbe aiutarci a superare questa festività senza subirne in termini ansiosi e depressivi il passaggio? Ecco 5 consigli per vivere al meglio il Covid-Natale:

1 – Concentrati sul momento presente
Abbiamo degli impedimenti, è vero, ma non abbiamo dei divieti assoluti. Se certe attività sono bandite e gli orari ridotti, nessuno ci sta vietando di condividere l’atmosfera del Natale con gli affetti più cari, magari organizzando diversi momenti di incontro con poche persone alla volta in più giorni. Non sarà la festa in grande ma occasioni più intime di riunione con i propri cari, un’atmosfera che potrebbe favorire un ascolto più attento all’altro, uno scambio più emotivo e profondo in un momento in cui aleggiano stanchezza, paura, incertezza. Proviamo a godere della presenza dell’altro senza lasciarci sommergere dalla paura del futuro e dell’anno nuovo che ci aspetta, rimanendo presenti in ciò che proviamo nell’essere vicini a chi amiamo;

2 – Minimizza le aspettative
La realtà va presa di petto, negarla finirebbe col renderci ancor più frustrati e delusi. Nutrire le consuete elevate aspettative rispetto a questo Natale sperando di viverlo come ogni anno significherebbe non essere calati nella realtà attuale. Avete mai provato a cambiare qualcosa delle vostre abitudini natalizie? Chi può dirci che i piccoli cambiamenti, a cui siamo obbligati quest’anno, non possano portarci un grado di soddisfazione comunque elevato o la scoperta di una formula più appagante perché meno consumistica e più sentita? Rimanere ancorati all’aspettativa di veder replicata una situazione sempre nello stesso modo riduce il campo visivo ossia l’opportunità di vedere delinearsi nuove possibili esperienze;

3 – Regala col cuore
Quest’anno, complice lo smart working e la distanza che siamo obbligati a mantenere, molti di noi avranno meno occasioni di incontro e dunque meno possibilità di scambiarsi doni. Questo, però, significa anche meno corse agli acquisti sfrenati con cui puntualmente era necessario assicurare a ciascuno dei nostri conoscenti, colleghi, amici, parenti un regalo, spesso scelto frettolosamente, presi da stanchezza ed esasperazione. Ridurre il numero dei doni, poiché ridotto è il numero di persone che potremo incontrare, significa porre più cura nella loro scelta, renderli più mirati e personalizzati. Significa non lasciarsi sommergere dallo scambio caotico in cui mani convulse afferrano e consegnano pacchi in un intreccio indistinguibile ma soffermarsi a osservare il luccichio negli occhi di chi riceve e coglierne la gratitudine perché quel dono, quest’anno, rappresenta la distanza colmata;

4 – Cura l’ambiente
Grandi e piccoli hanno bisogno di quella bellezza scintillante che solo il Natale sa portare con sé. Luci, colori, suoni tipici del periodo riescono a rendere magiche le atmosfere dentro e fuori dalle nostre case e in questo periodo, se c’è qualcosa a cui non dobbiamo rinunciare, è proprio la magia. Immergerci nelle atmosfere fiabesche che possiamo creare con gli addobbi natalizi significa aprire il cuore al possibile, entrare in uno spazio e in un tempo sospesi che ci aiutano ad alleggerire paure e ansie. Non rinunciamo, dunque, a creare un ambiente festoso ma anzi, se possibile, rendiamolo ancora più radioso e scintillante;

5 – Pratica la Gratitudine
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti e la tentazione potrebbe essere quella di focalizzarsi esclusivamente su ciò che lo ha reso tale, con tutto il bagaglio di ansia, rabbia, frustrazione, dolore, che questo può aver generato in ognuno di noi. Questa attenzione selettiva, orientata sulle avversità, può portarci a dimenticare di volgere lo sguardo a ciò che, invece, merita un atteggiamento di gratitudine. Che sia rispetto alla salute, nostra e dei nostri cari, o rispetto al lavoro o rispetto alla famiglia o anche rispetto alla capacità che abbiamo dimostrato di superare momenti duri, avvilenti, carichi di dolore, possiamo manifestare un vissuto di gratitudine, per ricordarci che c’è sempre qualcosa che può dare senso e valore alle nostre vite.

 

 

Photo Credits: Valentin Petkov/Unsplash

Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

Newsletter “Benessere & Salute”