Mi chiamo M. e ho 53 anni di vita con la sindrome di Moebius, una malattia rara la cui caratteristica principale è la paralisi facciale permanente, una «a-mimia» determinata anche dalla mancanza del sorriso. «Sindrome di Moebius». Ecco la parola incriminata che solo a pronunciarla fa paura ed è come un’etichetta cucita su un vestito che indossi tutta la vita, ma non si sgualcisce mai e non puoi gettarlo.
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