Gli effetti cerebrali dei romanzi di Jane Austen

da | 29 Ott, 2012 | Psicologia News | 0 commenti

La lettura di un buon romanzo può essere un’esperienza molto coinvolgente. Una nuova ricerca basata su tecniche di imaging cerebrale ha scoperto che durante la lettura di “Mansfield Park” di Jane Austen, oltre alle aree legate al piacere, si attivavano in modo massiccio anche quelle coinvolte nell’emozione e nell’immaginazione, offrendo un’interpretazione “neuronale” dell’abilità narrativa della Austen, capace di stimolare con la sola parola scritta immagini ed emozioni.

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Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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