Il gioco d’azzardo è diventato una vera piaga soprattutto per i giovani. E rischia di essere la malattia emergente del nostro millennio. «Con i circuiti del piacere perennemente stimolati nel nostro cervello da messaggi e sollecitazioni esterne, il gioco d’azzardo nella modalità patologica e compulsiva rischia di diventare la tossicodipendenza senza assunzione di droga il cui «sballo» è costituito proprio dalla ritualità, sequenza e comportamenti che ruotano intorno al gioco». Lo sottolinea il neuroscienziato Rosario Sorrentino, direttore dell’Ircap (Istituto di Ricerca e Cura degli Attacchi di Panico) di Roma partecipando alla presentazione della campagna per la sensibilizzazione sul gioco responsabile, sostenuta dai Monopoli di Stato e presentata dalla Snai al Tempio di Adriano a Roma, con la moderazione di Bruno Vespa, e la presenza di don Antonio Mazzi,Oliviero Toscani e Maurizio Ughi, presidente di Snai Spa.
Articolo completo www.corriere.it/salute