Empatia, per star bene con l’altro

da | 12 Apr, 2019 | Psicologia del Benessere

Siamo esseri sociali. Ogni giorno entriamo in relazione con altri individui, conosciuti e non e lo facciamo attraverso diversi canali, tra i quali i social hanno assunto oggi un ruolo predominante. Questa propensione a relazionarci con gli altri è antica quanto l’uomo ed è la base della nostra comunità. In questo relazionarci con gli altri, un forte elemento di comprensione e di coesione è l’empatia, un’importante competenza emotiva, comunicativa e sociale che favorisce l’entrata in sintonia con coloro che ci circondano, in famiglia, tra gli amici, sul lavoro. E’ una grande opportunità di entrare in connessione con pensieri e vissuti dell’altro – e l’altro con i nostri – per coglierne le intenzioni, comprenderne le motivazioni, accoglierne le paure, le gioie o le speranze.

Sono passati diversi anni da quando il gruppo di ricercatori italiani capitanati dal Dott. Rizzolatti ha identificato nella corteccia premotoria, dapprima nelle scimmie e poi negli umani, i Neuroni Specchioprobabile substrato neurale del fenomeno dell’empatia. Neuroni capaci di attivarsi allo stesso modo sia quando siamo noi a compiere un’azione, sia quando osserviamo un’altra persona compierla. Questo promuove l’empatia nella misura in cui ci permette di vivere, seppur solo da un punto di vista neurale, l’azione dell’altro come se fosse nostra, aiutandoci a capirla.
Uno dei molti esempi utilizzati dal Dott. Rizzolatti per spiegare questo sistema dei Neuroni Specchio è il seguente: “Un uomo al bancone di un bar prende in mano un boccale di birra. Basta guardare il modo in cui lo afferra per sapere cosa sta per fare: sta semplicemente per bere, sta per brindare o magari ha intenzione di lanciarlo”. Abbiamo dunque una comprensione immediata del comportamento altrui ma non ne conosciamo i motivi. L’uomo ha semplicemente sete? E’ curioso di assaggiare un nuovo tipo di birra? Sta festeggiando con gli amici? A colmare queste mancate conoscenze intervengono le nostre capacità logiche.
Indubbiamente le nostre relazioni sociali beneficiano di questi meccanismi poiché i Neuroni Specchio ci permettono di avere una rapida visione di ciò che ci accade intorno, di provare le emozioni altrui, di immedesimarci ed entrare in empatia, di imparare per imitazione.
Più semplicemente, vengono coinvolte tre componenti fondamentali:

  • La componenete cognitiva, che permette di conoscere e comprendere ciò che provano le persone con cui interagiamo
  • La componente emotiva, che permette di sentire dentro di noi quello che l’altro sta provando
  • La componente sociale, che permette di rispondere all’altro in modo compassionevole, rinforzando il legame

L’empatia è una competenza che, per quanto poggi su un substrato neurale, può essere allenata a fronte di impegno ed esercizio. Vediamo 5 punti che possono aiutarti in questo proposito:

  1. APRI LA MENTE

Vedere posti nuovi, conoscere culture diverse dalla tua, confrontarti con punti di vista differenti, frequentare persone con un’educazione distante dalla tua, tutto questo può essere formativo, può permetterti di uscire da una visione ristretta ed insegnarti a dare spazio all’altro

  1. LEGGI

Leggere allena al confronto con l’altro. Secondo alcuni studi, la lettura aiuta a codificare le emozioni delle persone con cui interagiamo perché ci fa esercitare con i personaggi e le vicende che incontriamo nei libri

  1. VALUTA I TUOI PREGIUDIZI

Le tue reazioni alle manifestazioni emotive dell’altro sono in parte frutto del tuo percorso di vita. Perché sei insofferente alle persone che si lamentano? Perché hai difficoltà a comunicare con chi usa un tono di voce alto? I pregiudizi che nutri verso alcune forme di espressione delle emozioni possono dipendere da esperienze che hai fatto da bambino. E’ importante capire l’origine delle tue reazioni per poterle modificare nella direzione desiderata

  1. CHIEDI AIUTO

E’ possibile imparare a chiedere aiuto a colleghi, amici e familiari per diventare più empatici. Ogni volta che ti accorgi di avere difficoltà ad immedesimarti, che non riesci a decodificare i sentimenti altrui, puoi chiedere loro di spiegarsi meglio. Ascoltali con attenzione, riuscirai ad entrare maggiormente in connessione con le loro emozioni

  1. CHIAMA GLI ALTRI PER NOME

Rivolgersi all’altro chiamandolo per nome è fondamentale per farlo sentire presente, riconosciuto, per coinvolgerlo e dimostrargli che lo stai prendendo sul serio.

Dott.ssa Cristina Lanza

Dott.ssa Cristina Lanza

Psicologa e Psicoterapeuta

Effettuo interventi di consulenza psicologica, sostegno e psicoterapia sia individuali che di coppia.
Sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Lazio (prot. N. 11600 del 12.02.2004) e abilitata alla Psicoterapia

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