Il pensiero della morte non deve essere scacciato ad ogni costo, anzi, ci sono numerosi studi che hanno scoperto che pensare alla morte, inteso come avere consapevolezza della propria mortalità, può migliorare la salute fisica e spingere gli esseri umani a ridisegnare priorità e obiettivi, nell’ottica di un maggiore benessere psicologico.
Si tratta di un approccio del tutto diverso da quello proposto dai fautori della cosiddetta ‘Teoria della gestione del terrore esistenziale’ (TMT), nata negli anni Ottanta, che postula che gli esseri umani finiscono col sostenere credenze e valori culturali e sociali nel disperato tentativo di gestire la paura della morte (e viceversa).
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