Esperienze ripetute nel tempo favoriscono il fiorire di abitudini. Un’abitudine, infatti, è una disposizione ad agire in un determinato modo diventata abituale in seguito ad una ripetizione frequente e costante delle stesse attività, siano esse motorie o mentali. La derivazione latina da habitudo, habitudinis, derivato di habitus ossia “modo di essere”, dà l’idea di qualcosa di insito nel comportamento tanto umano quanto animale. Determinate azioni, dopo numerose ripetizioni, diventano automatiche, richiedendo meno sforzo ed impegno per il loro perseguimento ma rendendo anche difficile un loro eventuale cambiamento. Il cervello, infatti, funziona sulla base di un principio economico ed è alla costante ricerca di modi per risparmiare energia. Questo è il motivo per cui ha la tendenza a trasformare le attività che svolgiamo più frequentemente in abitudini che prevedono una ridotta concentrazione ed un’assenza di sforzi.
Il meccanismo delle abitudini prevede una sequenza di 3 fasi che vanno a determinare il cosiddetto Habit Hoop o Ciclo dell’Abitudine:
1 – segnale o stimolo esterno, è ciò che tu percepisci, che colpisce i tuoi sensi, es. il suono della sveglia ad una certa ora della mattina
2 – routine ossia l’azione automatica che svolgi in risposta al segnale che hai ricevuto, es. andare in bagno e lavarti la faccia
3 – ricompensa o gratificazione, la sensazione di piacere, di successo o di efficacia che provi dopo aver messo in atto determinate azioni automatiche, es. la sensazione di pulizia e di risveglio dopo esserti lavato la faccia.
Quando al cervello arriva il segnale di compimento proficuo dell’azione, avviene un picco di attività cerebrale con annesso rilascio di dopamina e si rinforza il legame tra segnale e routine.
Non sempre ripetere un certo tipo di abitudini ti permette di crescere e migliorare poiché alcune di esse ti portano a rimanere sempre all’interno di una zona protetta, ormai ben nota, che non ti spinge ad esplorare nulla di nuovo. Fortunatamente il cervello può essere allenato a cambiare certe abitudini acquisite nel tempo ma dimostratesi inefficaci e a sostituirle con altre nuove, più funzionali al momento di vita che stai vivendo. Dunque, le abitudini non vanno demonizzate ma devi saper scegliere quelle per te più produttive, consapevole di doverle rinnovare di tanto in tanto.
Quali abitudini puoi mettere in atto per favorire la tua crescita personale?
- LIBERATI DEL SUPERFLUO. Approccia gli oggetti di cui ti circondi con maggior consapevolezza. Li usi spesso? Ti sono utili? Ti ricordano qualcosa di piacevole? Chiediti se hanno una reale utilità o un reale valore per te. La pulizia del tuo ambiente corrisponde ad una pulizia mentale e ti permetterà di apprezzare maggiormente ciò che deciderai di tenere con te.
- METTI IN CIMA ALLE TUE PRIORITA’ TE STESSO. Molti lo considerano un atto di egoismo, senza tenere conto del fatto che soltanto un individuo realizzato e felice può essere di aiuto e sostegno agli altri, può rappresentare una piacevole compagnia, può incarnare un esempio da seguire.
- TIENI UN DIARIO. La scrittura di un diario a fine giornata permette di esprimere non soltanto i fatti della giornata ma, soprattutto, i pensieri e le emozioni che li hanno accompagnati. Riportare per iscritto questi contenuti permette di prenderne le giuste distanze per riflettere su di essi ed appropriarsene.
- ORGANIZZA TUTTO CIO’ CHE FAI. Bollette, vestiti e necessità quotidiane dovrebbero trovare sempre una sistemazione adeguata che permetta di accedere loro facilmente.
- NON CONSUMARE CIO’ DI CUI NON HAI BISOGNO. Non è necessario riempire gli spazi della casa di ciò che poi non userai. Quando sei in procinto di comprare qualcosa, chiediti sempre “mi servirà?” “lo userò davvero?”, chiediti se non si tratti di un desiderio del momento per sentirti temporaneamente appagato.
- PAGA SOLO IN CONTANTI. Ti renderà consapevole di quanto spendi, ti aiuterà a tenere sotto controllo il tuo budget e ti permetterà di evitare lo spreco di denaro.
- SMETTILA DI CIRCONDARTI DI PERSONE CHE NON HANNO UN’INFLUENZA POSITIVA NELLA TUA VITA. Jim Rohn affermava “tu sei la media delle cinque persone che frequenti di più” e Goethe “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Chi frequentiamo influenza ciò che siamo. Questo significa che dobbiamo scegliere con cura coloro di cui ci circondiamo se vogliamo essere orgogliosi di noi stessi e sempre orientati verso una crescita.
- RIFLETTI SU CIO’ CHE TI ACCADE. Tutto ciò che fai e che vivi nel corso della tua giornata influenza il tuo modo di sentirti. Non sottovalutare il potere che le esperienze quotidiane hanno su di te.
- CHIEDITI CHE TIPO DI VITA TI PIACEREBBE VIVERE. Domandati quale sia la tua vita ideale, quella che può farti sentire pienamente realizzato ed orienta i tuoi obiettivi e le tue azioni su questo. Chiediti sempre se ciò che fai è ciò che desideri e che ti appassiona pienamente.
- SVILUPPA UNA TUA FILOSOFIA PERSONALE e lasciati guidare da questa nella vita e nelle tue decisioni quotidiane. Se non sviluppi una particolare convinzione sul perché sei qui, su cosa stai facendo, su quale sia il tuo scopo, finirai per vivere una vita insoddisfacente piena di preoccupazioni ed ansie.
Articolo liberamente tratto da 22 Habits That Will Make Your Life A Little More Peaceful Each Day