«Pronto, come si sente?»

«Pronto? Buongiorno, sono il dottor Rossi del reparto di oncologia dell’ospedale che l’ha in cura. Volevo sapere come si sente». Una telefonata può essere un buon modo per allungare e migliorare la vita dei malati di cancro. O almeno per tenere a bada il loro dolore e monitorare i sintomi della depressione dovuta al tumore. Lo sostiene uno studio americano condotto su persone affette da vari tipi di neoplasie e pubblicato sul Journal of American Medical Association (Jama), che ha cercato di chiarire se un sostegno «via cavo» potesse aiutare a seguire i pazienti una volta tornati a casa.

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