Donne che sopportano un dolore «inutile». Una male cronico e limitante, con ripercussioni negative sulla qualità della vita: dalle attività giornaliere al riposo notturno, dalle faccende domestiche (a volte dovendo ricorrere a ausili esterni per il loro svolgimento) alle relazioni con familiari e amici. Soffrono soprattutto di cefalea, artrosi, fibromialgia, osteoporosi e, in Italia, sono tantissime. Stime precise non ne esistono, però, perché la sopportazione passiva è ancora troppo radicata. E anche quando decidono di chiedere aiuto, ai lunghissimi tempi di attesa prima di ricevere una cura (oltre quattro anni) si somma il fatto che la terapia spesso è inadeguata e inefficace.
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